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Contro la violenza di genere: un’app antistupro a tutela delle donne            

Antistupro

Sono in costante crescita le statistiche riguardanti la violenza sessuale ai danni delle donne. In Italia spopola l’app antistupro.

Sebbene il femminismo abbia raccolto negli ultimi anni un considerevole consenso, in Italia vige ancora un’insana e radicatissima cultura patriarcale: ne sono un esempio i tantissimi casi di femminicidio registrati ogni giorno e le statistiche stilate sul macabro fenomeno; dati che rendono tangibile l’odio verso il genere femminile.

Se scegliamo di lasciarci alle spalle la retorica da patinata rivista femminile, possiamo serenamente affermare che venire al mondo con un apparato genitale diverso da quello maschile ci sottopone ad una serie di rilevanti limitazioni: essere donna vuol dire spesso subire gender gap, essere vittima quotidiana di slut shaming e – diciamolo pure – crescere nel paralizzante timore di venire aggredite ogni volta che siamo da sole.

Non è difficile dunque intuire perché le app antistupro abbiano riscosso, negli ultimi tempi, così tanto successo.

App antistupro tra polemiche e utilità

L’iniziativa ha ovviamente generato non poche polemiche poiché in molte vedono in questi strumenti un grosso limite: quello di deresponsabilizzare gli uomini ancora una volta. Partendo dall’assunto che la riflessione sia tutt’altro che banale –  e che bisognerebbe dunque educare gli uomini al rispetto, anziché predisporre le donne alla difesa – non possiamo non riconoscere l’utilità di questi nuovi strumenti di salvaguardia. Per questa ragione, abbiamo deciso di elencarvene qualcuno.

Where are U

Where are U è un’app di facile utilizzo. Essa è stata progettata proprio per andar incontro alle esigenze di sicurezza di quelle donne che rientrano abitualmente a casa da sole o che non vogliono rinunciare al piacere di una passeggiata in solitudine solo per il timore di venire aggredite. In caso di pericolo vi basterà pigiare un tasto: il vostro cellulare effettuerà per voi una chiamata alle forze dell’ordine, fornendo loro la vostra posizione. Potete scaricare l’app direttamente da App Store.

Be Safe U

Be Safe U ha una funzione molto simile. Anche in questo caso vi basterà premere un tasto per sentirvi al sicuro. Ad essere allertati, però, saranno i vostri contatti, a cui verrà trasmessa la vostra geo localizzazione.

Attraverso il gps, i vostri amici potranno monitorare i vostri spostamenti in tempo reale e controllare che tutto fili liscio.

Taxi Rosa

Taxi Rosa è invece un servizio attivo unicamente nelle città di Firenze, Roma e Milano. Non si esclude però che questo arrivi anche in altre località. L’iniziativa consente alle donne di avere la priorità nella chiamata in arrivo ai centralini. Inoltre, taxi rosa permette a queste ultime di farsi scortare direttamente sotto il portone della propria casa. La tariffa è scontata del 10 %.

Corso di autodifesa

Se vi fa sentire più sicure, potete anche prendere parte ad un corso di autodifesa. In ogni città ne organizzano di diversi. Partecipando ad un corso sulla difesa personale potrete acquisire maggiore fiducia e camminare forse con più serenità. Ancora una volta ripetiamo che l’educazione degli uomini dovrebbe essere il punto da cui partire per una rivoluzione culturale, nel frattempo però non è un peccato volersi sentire più sicure.

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