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4 modi per riconoscere un olio EVO di qualità

Le evidenze scientifiche sulle proprietà benefiche dell’olio EVO hanno intensificato l’attenzione dei consumatori verso la ricerca di un prodotto di qualità. Saper riconoscere le giuste caratteristiche di un olio extravergine di qualità è un passaggio fondamentale per fare degli acquisti consapevoli. Pur essendo tutelato dal marchio di tutela giuridica DOP (Denominazione di Origine Protetta), il mercato degli oli di oliva italiani è passibile di numerose contraffazioni, che possono andare dalla falsa indicazione di extravergine, fino a dichiarazioni ingannevoli sulla provenienza stessa della materia prima (olio comunitario o extraeuropeo spacciato per 100% italiano).

In rete, sono reperibili tantissime informazioni a disposizione del consumatore per imparare a distinguere un olio EVO migliore, a partire dalle sue proprietà organolettiche. Ad esempio, in questo articolo de La Stampa, ritroviamo l’iniziativa dell’Associazione Produttori Olivicoli che ha distribuito agli abbonati del mensile Il Salvagente un vero e proprio kit per riconoscere le frodi legate alla vendita dell’olio extravergine di oliva. Di seguito, vi propongo una piccola sintesi su quello che possiamo fare fin da subito per evitare di incappare in una truffa, attraverso 5 modi per riconoscere i migliori oli extravergine nel mercato italiano.

 

4 modi per riconoscere un olio EVO di qualità: occhio alle etichette!

 

Una delle prime cose da fare, quando si vuole acquistare un olio extravergine di oliva di qualità, è andare a leggere le etichette dietro le bottiglie di olio, per acquisire tutte le informazioni che fanno al caso vostro. Per obbligo di legge, infatti, deve essere riportata in modo trasparente la provenienza delle filiera delle olive, il luogo di produzione, il marchio Made in Italy, la data di lavorazione e quella di scadenza (indicativamente un olio dura 18 mesi, ma è lo stato di conservazione che ne fa la differenza). Un valore imprescindibile da riportare in etichetta e che classifica un olio di oliva come extravergine è il suo grado di acidità, che deve attestarsi ad un massimo di 0,8g/100 g.

 

Riconoscere un olio extravergine di qualità in 4 step: l’autorevolezza dell’azienda olearia

 

Solitamente, un’azienda attiva sul territorio, con una lunga tradizione alle spalle, è in grado di inspirare più fiducia nei consumatori. Attraverso il sito web o altro materiale informativo, è possibile verificare la trasparenza dell’azienda olearia e del suo ciclo produttivo, che deve essere ovviamente ‘Made in Italy 100%’. Attraverso questo passaggio, si può ricavare un buon 50% di credibilità nei propri acquisti, in quanto difficilmente un’impresa con decenni di attività metterà a rischio il suo mercato, dichiarando il falso.

Per farvi un’idea su un modello di trasparenza aziendale, potete dare uno sguardo sul sito oliocongedi.com e verificare attraverso le sezioni dedicate alla storia e al suo ciclo produttivo come lavora un’azienda dalla tradizione centenaria. Per molti consumatori, un altro importante criterio per fidelizzarsi ad un’impresa agricola è quello della sostenibilità ambientale dei suoi metodi di produzione e dell’ecologia dei suoi metodi di confezionamento (es: acciaio inox). Qui, una trattazione sull’importanza dell’utilizzo di packaging ecosostenibili da parte delle aziende.

 

4 modi per riconoscere un olio EVO di qualità: il Panel Test

 

Una valutazione rapida sulla qualità dell’olio extravergine di oliva che abbiamo acquistato ci viene data attraverso un’analisi sensoriale del prodotto, attraverso la verifica delle sue qualità organolettiche. Vista, tatto, olfatto, gusto sono dei buoni indicatori per valutare la veridicità delle informazioni riportate in etichetta. Se per il colore dell’olio di oliva ci possono essere delle riserve, a causa delle contraffazioni alimentari, la tecnica dell’assaggio è sicuramente molto più attendibile.

Un piccolo oil test da fare a casa viene riportato in questo articolo sul Come riconoscere un buon l’olio extravergine di oliva senza truffe, tratto da Esquire Italia: “Prendete il bicchierino, copritelo con la mano per qualche secondo mentre con l’altra lo avvolgete, così da scaldarlo leggermente per sviluppare gli aromi. Respirare e prendete un sorso rapido, succhiando l’aria dalla bocca come se sentiste freddo: capirete i sentori più piccanti e freschi dell’olio, e i sapori del suo bouquet (frutta, noce, pomodoro e via esplicando). di oliva  Aprire tutti i sensi, dunque, alcuni semplici passaggi di puro ‘coinvolgimento sensoriale’. Gusto, olfatto, vista definiscono le proprietà organolettiche di un alimento, dunque, apriamo i nostri sensi e andiamo a testare la validità del prodotto che abbiamo in dispensa”.

4 modi per riconoscere un olio EVO di qualità; attenzione ai prezzo basso

Tutti sappiamo come il ciclo di lavorazione delle olive debba seguire un passaggio complesso e , purtroppo, non esente da rischi (cali di produzione, temperature svantaggiose, ecc..). Per questo motivo, mai acquistare un olio extravergine di oliva ad un prezzo basso, in quanto rischiamo di ritrovarci un prodotto vecchio, conservato male o, peggio, contraffatto. Soprattutto diminuiscono drasticamente le qualità salutistiche dell’olio EVO, poiché solo attraverso alcuni accorgimenti nella fase di produzione e ad un certo grado di freschezza possiamo ritrovare tutte le sostanze funzionali a cui si attribuiscono effetti benefici sulla salute.

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