Economia e Finanza 

Bonus e detrazioni per infissi e porte blindate, le domande più frequenti

Quando si parla di bonus, incentivi statali e detrazioni per determinate spese da sostenere sono sempre tante le domande che vengono poste dai comuni cittadini: dall’ammontare del costo massimo sostenuto fino alla modalità di invio delle domande e ai beneficiari. Succede anche per i bonus destinati ai serramenti, infissi, porte blindate e finestre. In questo articolo evidenziamo tutte le domande più frequenti (con relativa risposta). Pe le risposte ci aiuterà la ditta Gioma esperta in porte blindate a Trieste.

Quali sono i bonus validi per le detrazioni sui serramenti?

La prima domanda prevede una risposta diretta. I bonus validi per le detrazioni sui serramenti sono, sostanzialmente, tre: il Superbonus 110%, l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione casa, relativamente alla sicurezza.

Come funziona, in pillole, il Superbonus 110% per gli infissi? 

In poche parole in Superbonus 110% prevede la sostituzione di serramenti o infissi vecchi solo se la superficie delle aperture sarà uguale o più piccola dei precedenti. La cosa importante è che per ottenere una detrazione completa, al 110% è necessario che la sostituzione dei serramenti avvenga contestualmente a quelli che vengono definiti “lavori trainanti” (ad esempio sostituzione dei climatizzatori invernali, isolamento termico delle superfici, etc.). In caso contrario la percentuale delle detrazioni scende. La detrazione avverrà in occasione della dichiarazione dei redditi, in dieci anni, con importo sempre uguale. In alternativa si potrà chiedere lo sconto in fattura o il credito di imposta alle banche.

Come funziona invece l’Ecobonus?

L’Ecobonus è un altro incentivo statale messo a disposizione se si ha intenzione di migliorare almeno di una classe energetica la propria abitazione, e di conseguenza abbassare i costi dei consumi in bolletta con la sostituzione dei serramenti. Prevede una detrazione al 50% del costo della spesa sostenuta, fino ad un massimo (in totale) di 60 mila euro (quindi 30 mila di detrazione). La detrazione, anche in questo caso avverrà in sede di dichiarazione dei redditi, e potrà essere scalata in dieci anni con importo sempre uguale. E anche in questo caso persiste l’alternativa dello sconto in fattura da chiedere al fornitore o della cessione del credito, da chiedere alla banca. Per richiedere questo bonus, però, da applicare su porte blindate e rinforzate, finestre, infissi ed altri tipi di serramenti, occorre che vengano rispettati i valori di trasmittanza termica previsti per zona geografica, e i relativi massimali di spesa per metro quadrato. Per sapere quali sono si guardi l’Allegato E del DM del 6 ottobre 2020.

E se si volesse usufruire del Bonus Ristrutturazione Casa/Sicurezza?

Questo è il terzo tipo di incentivo che si può sfruttare per rientrare nelle spese fatte per la propria casa. Nello specifico ci si riferisce ad una ristrutturazione, che prevede anche la sostituzione dei serramenti. Qui però le cose cambiano, nel senso che bisognerà dimostrare che tali serramenti sono stati installati per migliorare la sicurezza della propria abitazione, contro l’intrusione male intenzionata di terzi e relativi furti, scassi o rapina. Rientrano pertanto nel bonus le spese effettuate per l’acquisto di: porte blindate, porte rinforzate, grate, vetri antisfondamento, tapparelle metalliche, apparecchi per rilevare i furti (con eventuale collegamento a centraline), telecamere a circuito chiuso collegate o meno con servizi di vigilanza, apparecchi rilevatori di effrazioni sui serramenti, rafforzamento di recinzioni o cancellate. La detrazione ammonta al 50% della spesa sostenuta, fino ad un massimo in totale di 96 mila euro (quindi rimborsati fino a 48 mila euro). Rimborso Irpef in dieci anni, con detrazione ogni anno di importo sempre uguale. Se si vuole richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito occorrerà dimostrare l’esistenza in corso di altre pratiche edilizie (SCIA/CILA).

Quali sono le scadenze per i bonus validi per i serramenti? 

Le scadenze per gli incentivi di cui abbiamo parlato variano da bonus a bonus. Il Superbonus 110% ad esempio ha tre scadenze: dal 31/12/2022 al 31/12/2025: dipende dal tipo di intervento di cui si vuole usufruire. L’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazione Casa/Sicurezza sono stati invece prorogati fino al 31 dicembre del 2024. Questi sono i termini per inoltrare le domande.

A chi e come fare domanda per ottenere gli incentivi?

La richiesta dei bonus in oggetto dovrà avvenire necessariamente rivolgendosi al portale web dell’ ENEA presentando una certa documentazione: fatture pagate o ricevute dei bonifici bancari/postali con avvenuto pagamento, numero di Partita Iva dell’azienda fornitrice e codice fiscale del beneficiario. Per il Superbonus serve anche il contratto di locazione o il titolo di proprietà, mentre per l’Ecobonus andrà presentata la certificazione di prestazione energetica dell’unità immobiliare, emessa da un tecnico specializzato. Va specificato che sul portale, quando si compila la voce del valore di trasmittanza, nel bonus sicurezza tale valore viene inserito in automatico, mentre per l’Ecobonus devi inserirlo manualmente: resta in un range che va dai 3 ai 5W/m²K. Infine, per il bonus Ristrutturazione Casa/Sicurezza, la comunicazione all’ENEA è consigliata ma non è obbligatoria.

 

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