Prodotti 

Fiano di Avellino DOCG: i migliori 5 acquistabili online

Il Fiano di Avellino è tra i vini campani più conosciuti in Italia e all’estero. L’origine del suo nome è incerta: alcuni storici lo associano al popolo degli Apuani, i primi ad aver piantumato il vitigno in Italia; altri lo attribuiscono a una storpiatura popolare del vino Apiano.

Dopo aver ottenuto la D.O.C. nel 1978, ha ricevuto ufficialmente il riconoscimento di D.O.C.G. dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania nel 2013, con grande soddisfazione dei viticoltori.

Fiano di Avellino produttori e migliori etichette

L’areale di produzione del vino Fiano di Avellino si concentra in 26 comuni dell’omonima provincia, tra il monte Partenio, il fiume Sabato e il fiume Calore. Gli oltre 600 metri di altitudine, i terreni argillosi e l’esposizione ai venti rendono i terreni un ecosistema perfetto per la coltivazione della vite e dell’ulivo. Per quanto concerne questo vitigno, le sue peculiarità sono divisibili in quattro terroir: Lapio, Summonte, Montefredane e le colline a est di Avellino.

All’areale della D.O.C.G. riconduciamo il miglior Fiano di Avellino, i cui produttori stanno riscrivendo la storia nella coltivazione e nelle proprietà organolettiche di un vitigno tornato in auge da pochi anni, ma già richiestissimo.

Ti è venuta voglia di aggiungere nuovi gioielli alla tua collezione? Ecco i migliori Fiano di Avellino disponibili online.

Fiano di Avellino Mastroberardino

Storia: la celebre cantina, fondata da Antonio Mastroberardino nel 1945, si è battuta in prima linea per la rivalutazione della viticoltura Irpina. L’opera di valorizzazione dei terreni votati ai vitigni autoctoni della regione ha ridato alla provincia campana il posto che le spetta nel panorama enologico internazionale.

Vigneti: il Fiano di Avellino di Mastroberardino inizia il suo percorso nei vigneti di Monocalzati e Montefalcione, con una raccolta manuale delle uve, che avviene nella prima decade di ottobre.

Caratteristiche: adatto all’invecchiamento, anche oltre i 20 anni, ha riscosso gli applausi della critica in più occasioni. Tra i premi e i riconoscimenti elenchiamo il Wine Spectator nel 2011, il Gambero Rosso nel 2006 e il Wine Enthusiast nel 2007.

Ha un sapore delicato e corposo e un tipico colore giallo paglierino.

Prezzo al pubblico: a partire da 8.20 €

Fiano di Avellino Tenuta del Meriggio

Storia: nata negli anni 2000, Tenuta del Meriggio è la cantina più giovane in classifica. Il suo tratto distintivo è il moderno approccio alla produzione basato sulla sostenibilità ambientale: dalla raccolta delle acque reflue alla produzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici. Uno sguardo innovativo, che ha a cuore la tradizione della mamma Irpinia.

Vigneti: coltivati sulle colline di Candida, a 500 metri sul livello del mare. Il terreno argilloso e il clima asciutto, conferiscono alle uve proprietà e caratteristiche peculiari, che le rendono adatte a un vino da invecchiamento.

Caratteristiche: questo Fiano di Avellino D.O.C.G. regge il confronto di nomi più autorevoli, grazie ai sentori di pesca ed erbe balsamiche, accompagnati da freschezza e sapidità al palato. Vincitore di categoria alla XVI edizione del premio Radici del Sud, è citato nella rinomata guida Berebene 2021 e 2022 del Gambero Rosso.

Prezzo al pubblico: 14,50 €

Donnachiara – Empatia BIO

Storia: antica è anche la tradizione di Donnachiara, il cui nome è un omaggio all’imprenditrice Chiara Petitto, a capo dell’azienda agli inizi del 1900, oggi ereditata da Ilaria Petitto. Donnachiara è cresciuta negli anni anche grazie alla consulenza di uno dei più stimati enologi italiani: Riccardo Cotarella.

Vigneti: le uve sono raccolte manualmente nei filari di Fiano a Montefalcione, certificati biologici per la coltivazione e il trattamento delle vigne.

Caratteristiche: è un vino raffinato, secco e morbido, con sentori di frutta secca, magnolia e biancospino. Tra i riconoscimenti: Tre bicchieri del Gambero Rosso nel 2020 e Wine Spectator per l’annata 2018.

Prezzo al pubblico: 17.90 €

Fiano di Avellino Feudi di San Gregorio

Storia: qui vino e arte si incontrano attraverso le firme di artisti e architetti internazionali: da Massimo Vignelli a Hikaru Mori. Le etichette, esportate in tutto il mondo, sono tutte imbottigliate nella cantina di Sorbo Serpico fondata nel 1986, aperta al pubblico per visite e degustazioni.

Vigneti: sorgono a sud-est delle terre avellane, nei vigneti distribuiti su otto comuni irpini inclusi nell’areale del Fiano di Avellino.

Caratteristiche: al naso, risaltano i profumi di pesca gialla, camomilla e arancia candita, equilibrati dalla freschezza e dalla mineralità del vitigno. Ideale per accompagnare secondi e grigliate di pesce.

Prezzo al pubblico: a partire da 10.00 €

Villa Raiano

Storia: fondata nel 1996 nel vecchio oleificio di famiglia, oggi l’azienda sorge in una nuova struttura costruita nel 2009 nel comune di San Michele di Serino, sulla splendida vallata del fiume Sabato, polmone della terra dei lupi.

Vigneti: sono situati in quattro comuni dell’areale riconosciuto con la D.O.C.G., dove la raccolta avviene a mano in piccole cassette di legno, per preservare l’integrità dell’acino d’uva fino alla pigiatura in cantina.

Caratteristiche: cioccolato bianco e agrumi, si presentano al naso assieme alle note di menta, salvia e pesca bianca. Un bouquet che differenzia questo Fiano di Avellino dagli altri compagni di vitigno.

Prezzo al pubblico: a partire da 12.00 €

Potrebbe interessarti anche