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Siti inquietanti, il volto oscuro di internet: ecco i siti più inquietanti del web

Sebbene ad internet vada il merito di questa nuova era di connessione e scambio umano, bisogna ammettere che vi è una parte del mondo virtuale che ancora resta oscura e pericolosa. Oggi vi parliamo dei siti inquietanti che si possono trovare sul web.

Il web è spesso è un posto bellissimo. Ad esso dobbiamo amicizie, opportunità lavorative e di formazione o addirittura relazioni d’amore. Oggi la rete rappresenta il più grande esperimento di connessione tra esseri umani ma anche il più importante punto di contatto per le persone divise da distanze chilometriche.

Negare il potenziale di questo nuovo modo di intendere la comunicazione sarebbe un errore, così come un errore è anche demonizzare i social media. Tuttavia, bisogna riconoscere che vi è una parte di web che appare piuttosto inquietante. In molti credono che l’occultismo ci abbia abbandonato già dai tempi del medioevo. Oggi vi dimostreremo come invece questo abbia trovato nuovi modi per manifestarsi. Tra questi vi sono i siti web. Ecco una lista di siti inquietanti di cui non si conosce né l’origine né la funzione.

EHT NAMUH 973

Raggiungendo questo sito potete trovare ogni sorta di enigma e messaggio celato. Anche le immagini rendono l’esperienza incredibilmente tenebrosa. L’origine del sito è ancora oggi oscura. Dopo un’attenta analisi e decriptazione si è scoperto che parte delle citazioni postate siano per metà indù e per metà bibliche. Il filo conduttore è il numero 973 che, a quanto pare, trova una collocazione speciale nella spiritualità.

LOST MEDIA WIKI

In questo caso invece accediamo ad un sito carico di video, di immagini, di narrazioni e file persi nel tempo. Parliamo di fatti di cronaca e di informazioni sul mondo occulto trascurati a lungo dai media. Anche questo sito ha un che di torbido e oscuro.

MORTIS

Questa pagina era tutelata da username e password. Nessuno è mai riuscito a capire quali fossero i reali contenuti di questo sito web.  Alcune ricerche sono riuscite a risalire al nome di Tom Ling, a cui appartengono tanti altri siti particolari e oscuri. Oggi la pagina è stato messa in offline e non può più essere reperita. La scelta è stata forse dettata dal chiacchiericcio creatosi attorno ad essa. Ancora adesso, comunque, non si è venuti a capo della questione e i contenuti dei siti di Ling restano un mistero.

LAST WORDS

ll volo MH-370 della Malaysia Airlines collegava l’aeroporto di Kuala Lampur a quello di Pechino in Cina. L’otto marzo del 2014 il Boeing 777 scomparve senza alcuna spiegazione. All’inizio si credette ad un incidente che, tuttavia, non fu mai confermato. Molte ipotesi sono state avallate nel corso del tempo, tra dirottamenti e rapimenti alieni. Dell’aereo di linea, comunque, non c’è più traccia. Grazie ad alcune indagini mirate, sono comunque state raccolte tantissime testimonianze. Il sito Last Words raggruppa una serie di indizi molto interessanti, come ad esempio i segnali intercettati dai radar e la voce di uno dei due piloti a bordo intercettata da un altro aereo.

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