Salute & Benessere 

Emorroidi e sedentarietà: eliminiamo una brutta abitudine

Molti di noi conducono uno stile di vita sedentario, non solo per pigrizia, ma anche per condizioni lavorative che impongono di stare parecchio tempo seduti alla scrivania. Purtroppo, l’inattività potrebbe causare problemi alla circolazione del sangue e rallentare il transito intestinale. Queste due condizioni sono premesse per l’insorgenza delle emorroidi infiammate. Scopriamo come affrontare il problema in maniera pratica.

Perché la sedentarietà potrebbe esporre al rischio di emorroidi?

La comparsa del disturbo può essere riconducibile a una dilatazione dei vasi venosi emorroidari nel plesso ano-rettale. Infatti, l’aumento della pressione sull’addome e il successivo rallentamento del deflusso di sangue dall’area pelvi- perineale, causati dalla posizione seduta (o ferma in piedi) per lungo tempo, non fanno che acuire la situazione.

Oltre a essere uno dei fattori concomitanti delle emorroidi patologiche, l’inattività contribuisce anche ad aggravarne la sintomatologia. Come si diceva nell’introduzione, uno stile di vita inattivo può essere associabile a una scarsa (o assente) attività fisica e/o a un’attività professionale che induce a trascorrere svariate ore in posizione seduta. Ecco alcune conseguenze di questa condizione:

  • In assenza di una regolare (anche blanda) attività motoria, può verificarsi un rallentamento della peristalsi intestinale, con l’insorgenza della stitichezza. Evacuazioni difficoltose e dolorose potrebbero provocare l’infiammazione e il rigonfiamento delle emorroidi, con sintomi dolorosi associati.
  • La posizione “viziata” di lavoro alla scrivania può determinare un aumento pressorio sulle vene rettali, con un conseguente rigonfiamento dei gavoccioli emorroidari e il possibile prolasso (fuoriuscita) degli stessi cuscinetti dal canale anale.
  • Un significativo aumento ponderale (sovrappeso od obesità) dovuto, tra le varie ragioni, all’inattività, può contribuire ad accrescere la pressione pelvica, peggiorando la circolazione ed esponendo alla malattia emorroidaria.

Stare seduti molto tempo sul wc può causare problemi di emorroidi?

Sì, grosso modo per le stesse ragioni che abbiamo elencato poco fa. Molti di noi hanno l’abitudine di sedersi sulla tazza del wc e “aspettare”…il momento fatidico svolgendo nel frattempo altre attività, come utilizzare smartphone e tablet, leggere quotidiani, sfogliare una rivista… Talvolta, chiudersi in bagno sembra essere l’unico momento di silenzio e solitudine da ritagliarsi durante la giornata.

A lungo andare, però, questo comportamento potrebbe rimandare e ritardare il momento dell’evacuazione, col rischio di aumentare la fatica, la difficoltà e il dolore espulsivo.

Tuttavia, quest’abitudine andrebbe eliminata, e lo stimolo a evacuare assecondato. Lunghe permanenze sul wc provocano una maggiore pressione sui vasi emorroidari, con un maggiore flusso di sangue al loro interno. Il rischio è che insorgano infiammazione, congestione e dolore, emorroidi o ragadi.

Come conseguenza, potrebbe verificarsi il prolasso della mucosa rettale, cioè la fuoriuscita dei gavoccioli emorroidari. Il problema può comparire con una sintomatologia emorroidaria fastidiosa: prurito, bruciore, possibile sanguinamento, evacuazioni dolorose. Per attenuare i sintomi agendo localmente, è possibile utilizzare un prodotto specifico per ogni fase del disturbo emorroidario.

L’importanza preventiva di fare movimento

Come si è affermato e motivato poco sopra, uno dei fattori predisponenti alla malattia emorroidaria è la sedentarietà, sia essa per pigrizia, al lavoro, per cattive abitudini quotidiane. La posizione seduta determina un aumento della pressione sul plesso ano- rettale, con un conseguente, eventuale rigonfiamento dei gavoccioli e insorgenza di alcuni sintomi dolorosi.

Ecco perché, tra i consigli di benessere e salute per prevenire l’insorgenza delle emorroidi infiammate, è utile agire sulla cause. È dunque consigliabile cercare di ritagliarsi un po’ di tempo per fare due passi di 20 o 30 minuti al giorno, senza necessariamente iscriversi in palestra.

Qualche esempio per tutti i giorni: andare a lavoro a piedi (se le distanze si possono colmare a piedi) o in bici; usare le scale anziché l’ascensore. Chi di noi ha un cane sarà necessariamente indotto alle passeggiate di rito con l’amico a quattro zampe.

Tra le discipline che promuovono la circolazione sanguigna e l’attività intestinale, troviamo, per esempio, la camminata veloce, la corsa leggera, il nuoto.

Scegliamo attività aerobiche: sì a camminata, corsa leggera, nuoto

Sarebbe opportuno prediligere l’esercizio aerobico, rispetto a quello anaerobico, poiché caratterizzato da uno sforzo di lieve o moderata intensità, anche se prolungato. Nuoto, camminata, jogging, corsa di resistenza sono alcune attività caratterizzate da un lavoro aerobico. Praticare una tra queste attività concorrerà a prevenire un aumento della pressione sulle pareti dei vasi sanguigni emorroidari, diminuendo il rischio di infiammazione e prolasso.

Corsa leggera, un aiuto per circolazione sanguigna e motilità intestinale

Fare una corsa moderata a scopo di salute è una buona idea, perché aiuta la funzionalità del sistema cardiovascolare, favorisce la peristalsi intestinale, riducendo l’insorgenza di stipsi, evacuazioni dolorose e infiammazione emorroidaria.

Nuoto, per rafforzare i muscoli pelvici e migliorare la circolazione del sangue

Essendo una disciplina praticata “in sospensione”, il nuoto non prevede sforzi eccessivi, dannosi in caso di emorroidi poiché potrebbero provocare micro traumatismi alla zona lombare e ano- rettale. I movimenti del nuoto contribuiranno a rendere tonici e robusti i muscoli del pavimento pelvico. Non solo. La resistenza dell’acqua favorisce il deflusso del sangue verso i grandi vasi, alleviando la sintomatologia dolorosa.

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