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Pannolini sporchi, come smaltirli correttamente?

Pannolini sporchi, i sistemi per smaltirli correttamente

Con la nascita di un bambino, oltre alla felicità, arrivano anche tante spese. Molti sono gli accessori indispensabili che la cura di un figlio appena nato richiede. Tra questi ci sono senza dubbio i pannolini, che dovranno essere usati per diversi anni. Notte e giorno per almeno 3 anni, questa è la media dei pannolini che occorreranno ad una famiglia. Moltiplicati per tutti i bambini del mondo si intuisce come lo smaltimento sia una questione da affrontare con serietà. È proprio quello di cui si occuperà questa guida, nella quale vi indicheremo i migliori sistemi di smaltimento dei pannolini sporchi.

I pannolini usa e getta

Il primo tipo di pannolini di cui vi parliamo sono quelli usa e getta. Un tempo gli unici, sono rimasti a lungo i più diffusi fino a quando l’attenzione al risparmio e all’ambiente ha cominciato ad interessare le famiglie. Certamente più comodi e veloci da gestire di quelli lavabili, rappresentano ancora oggi una scelta delle mamme, che sono poi quelle che si occupano fisicamente dei cambi. Vuoi per mancanza di tempo, vuoi perché le mamme portano i pannolini usa e getta in asilo a disposizione delle maestre, c’è però da considerare un aspetto importante di questa tipologia. Anche se in piccola parte questi pannolini contengono infatti materiali plastici e derivati del petrolio. Sono quindi difficili da smaltire e rappresentano una fonte di inquinamento non indifferente. In un mondo sempre green non è più pensabile di ignorare questo impatto ambientale. Inoltre devono essere gettati nella raccolta indifferenziata, perché contengono sostanze di scarto organico.

I pannolini lavabili

Altra soluzione di certo più ecocompatibile è quella di utilizzare pannolini lavabili. Questo elimina senza dubbio il problema dello smaltimento nel senso che i pannolini, essendo riutilizzabili, non devono essere gettati nella spazzatura. Sono fatti per la maggior parte di stoffa e cotone, oltre alla velina usa e getta, e quindi riducono anche l’impatto inquinante. Tuttavia non rappresentano, nemmeno loro, la soluzione ideale. Innanzitutto ci sarà sempre una parte organica da smaltire che, anche se minore, impatterà sull’ambiente. In secondo luogo il consumo di acqua ed energia elettrica per le frequenti lavatrici da effettuare sono costi e anch’essi impatti ambientali ai quali spesso non si pensa.

I mangiapannolini, la soluzione ideale tra comodità e ambiente

Esiste una terza soluzione, di certo ideale sia per i genitori che per l’ambiente. Con i pannolini usa e getta i genitori devono uscire spesso per gettare la spazzatura (con il rischio inquinante di cui abbiamo parlato) oppure predisporre grossi bidoni in casa con gi sgradevoli odori che si possono immaginare. Nel secondo caso dovranno fare lavatrici su lavatrici e comunque smaltire le veline sporche come sopra.

Ecco allora che in commercio sono stati introdotti i cosiddetti bidoncini ‘mangiapannolini’. In cosa consistono? Si tratta semplicemente di bidoncini slavaspazio che contengono molti pannolini sporchi senza diffusione di odori sgradevoli. Ne esistono di diverse tipologie. Vediamole.

Tipologie e uso di bidoncini mangiapannolini

Una prima tipologia è quella più semplice: un sacco unico con una valvola di sigillatura che spinge i pannolini sporchi verso il basso evitando la fuoriuscita di cattivi odori.
Un’altra tipologia è quella di bidoncini più complessi, che addirittura sanificano i pannolini stessi. Funzionano con pellicole avvolgenti che sigillano ogni singolo pannolino garantendo anche una protezione da eventuali batteri.

Le tipologie di mangiapannolini dipendono poi dalla misura: a seconda della grandezza si possono stipare da pochi pannolini fino anche a 30 esemplari.
Per quanto riguarda la modalità di impiego, questa è davvero semplice. Basterà inserire i pannolini nel bidoncino, dove potranno stare anche per 3 giorni senza odori. A seconda del modello sarà sufficiente o chiudere il coperchio o girare una valvola.

Il costo poi è del tutto abbordabile, dato che la spesa per un bidoncino si aggira sui 30 euro per i modelli base.

Altro discorso però è quello dei sacchetti. Una prima scelta è quella di usare i sacchetti della spazzatura, ma non tutti i modelli li adottano. Soprattutto, il grande limite dei sacchetti classici è quello di non trattenere gli odori e di non sanificare dai batteri. Dunque si rivelano una scelta non praticabile. Esistono invece le ricariche mangiapannolini, che sono anche universali, igienizzanti e di certo più adatte per i vari modelli.

Come le ricariche mangiapannolini ‘Lilnap‘. Si tratta di ricariche economiche ma compatibili con le principali marche, il cui produttore spedisce gratuitamente in tutta Italia. Il risparmio che si può ottenere con queste ricariche arriva al 60% di quello che si spenderebbe con le ricariche originali. A conti fatti, una volta acquistato il bidoncino mangiapannolini, il costo vivo è rappresentato proprio dalle ricariche. Quelle compatibili non hanno nulla di meno di quelle originali, se non il costo.

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