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Le migliori strategie di email marketing B2B

Le nuove tecnologie fanno da sempre da padrone e anche il business deve stare al passo con i tempi. I cambiamenti epocali nell'ultimo decennio hanno portato i moderni acquirenti B2B ad attuare tutta una serie di comportamenti significativamente diversi rispetto al passato.

I decision maker, ad esempio, sono molto più giovani rispetto a qualche anno fa, tanto che colpisce il dato che, oggi, il 70% dei millennial è direttamente coinvolto nelle decisioni di acquisto B2B.

Coloro che fanno ricerche online nei mercati B2B effettuano almeno 12 ricerche online prima di impegnarsi con un sito web, sperando di avere la stessa esperienza digitale di alta qualità che ottengono quando fanno acquisti B2C.

Ecco perché le aziende B2B devono creare un'esperienza utente all'altezza delle aspettative in un mondo digitale che offre infinite opportunità.

Le migliori strategie di email marketing B2B per aver successo nel 2020.

Il team manager di BancheDati.eu, specializzato nella vendita di database email aziendali geo targhettizate e profilate, ci svela i tre trend per il 2020 che andranno per la maggiore quando si parla di pianificazione di strategie di email marketing B2B.

1) Coinvolgere il pubblico con comunicazioni personalizzate

Un sorprendente 72% degli acquirenti si aspetta che le aziende B2B personalizzino le comunicazioni in modo da soddisfare le proprie esigenze. Ecco perché è sempre bene ricordare che questi acquirenti passeranno rapidamente a un'altra azienda che, a loro avviso, soddisfi meglio ciò di cui hanno bisogno se, una volta ricevuta una email, la ritengono non adatta a ciò che potrebbe essere utile per il proprio business.

Di conseguenza, tutte le comunicazioni dovrebbero essere modulate sulle preferenze dei singoli acquirenti, andando a colpire i mercati target specifici per incrementare le vendite in modo efficace e far crescere di conseguenza la base clienti.

L'importante è non preoccuparsi di come sia possibile creare tali contenuti diversi per tutti i segmenti di pubblico, perché in commercio esistono vari programmi di automazione marketing che possono aiutare a garantire la personalizzazione di ogni singola comunicazione.

2) Dare nuova vita al proprio email marketing

Secondo una ricerca redatta nel 2018 da HubSpot, la posta elettronica è considerata il metodo di comunicazione aziendale preferito dalla maggior parte di coloro che prendono le decisioni importanti all'interno delle aziende, e il 2020 promette opportunità di crescita ancora maggiori.

MailChimp, società di email marketing, ha studiato le email di 50 settori per scoprire che il tasso di apertura medio è generalmente del 21,33%. Per tutti coloro che ritengono questa percentuale un problema, il tutto può essere facilmente superato con contenuti dinamici e con la AI (intelligenza artificiale), rendendo così la strategia di email marketing più forte e più utile che mai.

Queste tecnologie fanno compiere un ulteriore passo avanti nella personalizzazione delle email, non solo servendo contenuti diversi a segmenti diversi di pubblico come parte integrante della stessa campagna, ma anche aspettando il momento esatto di apertura così da poter presentare il "contenuto servito" che il potenziale cliente vorrebbe ricevere.

Ad esempio i provider di posta elettronica dinamici possono addirittura scoprire se un destinatario è in viaggio quando apre un'e-mail.

Ecco perché è più che mai importante per le aziende B2B in rapida crescita investire in strumenti di email marketing che possano aiutarle a sfruttare queste tecnologie.

Esempi di questi tipi di strumenti software di posta elettronica sono Campaign Monitor, Customer.io e SharpSpring, per citarne solo alcuni.

3) Perfezionare gli sforzi di marketing con i contenuti

Blog, articoli e contenuti approfonditi da pubblicare su un sito web sono tutti fondamentali per la riuscita di un piano editoriale di successo, ma il futuro consiste nel fornire qualcosa di nuovo ed emozionante. Questo significa investire in video, realtà virtuale, realtà aumentata e contenuti interattivi.

Un dato prima di tutto: il 70% degli acquirenti B2B ricercano i loro potenziali acquisti guardando video, e il 45% dei marketer prevede di aggiungere YouTube alla propria strategia di marketing entro il prossimo anno.

E se tutto ciò non bastasse, è sempre bene ricordare che Google classifica i contenuti video più in alto rispetto ai contenuti testuali. Dopo tutto i video uniscono insieme audio, animazioni, grafici, filmati dal vivo e testi per creare un'esperienza coinvolgente che può dare informazioni più dettagliate sulle offerte presentate per email più di quanto possa fare una pagina web.

Spiegato in altre parole i contatti possono sperimentare prodotti e servizi con l'aiuto di video e contenuti interattivi.

Ecco perché molte aziende dovrebbero iniziare a utilizzare i video attraverso la realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR) e i film per raccontare la storia del proprio brand, tanto che si calcola che entro il 2023 il giro di affari sarà di 160 miliardi di dollari.

Finora, il 93% delle imprese intervistate che hanno adottato il VR afferma che ha avuto un impatto positivo sul proprio business, mentre l'88% ha espresso soddisfazione per la AR e la mixed reality (MR).

 

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